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Dalle note alla scrittura, parla Maria Antonietta

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La cantautrice pesarese con la passione per la scrittura letteraria ha pubblicato da poco “Sette ragazze imperdonabili” un libro dedicato alle donne di successo più scomode…

Letizia Cesarini, conosciuta come Maria Antonietta, è una cantautrice pesarese doc.

Il suo disco di debutto risale al 2010, Marie Antoinette Wants To Suck Your Young Blood, uscito come Mariantoniette.

Letizia Cesarini, in arte Maria Antonietta

Con il disco omonimo, pubblicato nel 2012 da Picicca, la label di Dario Brunori nel 2012, si converte al cantato in italiano e cambia il nome d’arte in quello attuale. Nello stesso periodo scrive un racconto, Santa Caterina al Sinai, pubblicato da Minimum Fax per l’antologia Cosa volete sentire

Due anni dopo è la volta di Sassi, prodotto insieme ai fratelli Imparato, per La Tempesta Dischi. Dopo il relativo tour, accompagnata dai musicisti del gruppo Chewingum, reincide i brani di Sassi in versione elettronica nell’ep Maria Antonietta Loves Chewingum del 2015. 

Quindi confeziona un singolo per i Tre Allegri Ragazzi Morti:E invece niente.

Nel 2018 esce il suo terzo lavoro, Deluderti, sempre per Tempesta Dischi. Il 2019 è l’anno del primo libro, Sette ragazze imperdonabili-un libro d’ore, per Rizzoli Editore

La copertina di Sette ragazze imperdonabili

Letizia Cesarini, nota prima come Mariantoniette, nel 2012 diventa Maria Antonietta. Come mai questa metamorfosi?

Inizialmente scrivevo testi in inglese rapportandomi al folk americano. In seguito mi sono approcciata ad un tipo di musica differente. Perciò ho avuto l’esigenza di scrivere italiano, anche per una comprensione immediata nei live. È nata la collaborazione con Dario Brunori. Da questo cambiamento ho pensato anche di rendere italiano anche il mio nome d’arte. La scelta del nome è dettata dall’amore per un personaggio, come la regina francese, frainteso e mistificato. Nell’immaginario collettivo incarna un’entità molto negativa, ma il suo problema è essersi trovata nel posto e nel momento sbagliato. Fu più vittima che carnefice.

Come definisci i tuoi dischi? Quanto è cambiata la tua produzione musicale dal 2012?

I testi sono rimasti sempre sulla stessa linea. Nell’ultimo lavoro c’è una maggiore distanza dalla realtà. Tanti sentimenti negativi, dalla rabbia all’insoddisfazione, ma con un linguaggio più adulto e maturo. Sono più consapevole, metto una distanza tra me e gli eventi. A livello di sound, ho tolto le distorsioni e prediligo un approccio più pulito. Ho introdotto più citazioni della musica anni ’50, americana e italiana, con l’uso di archi.

Le protagoniste di Sette ragazze imperdonabili sono sette donne che non si sono piegate ma, anzi, hanno lottato con tanta durezza per affermarsi da sembrare quasi antipatiche. Come nasce questo libro? E quanto la letteratura ha influito sulle tue scelte musicali?

Tutte e sette le imperdonabili mi hanno influenzato, soprattutto Emily Dickinson, Marina Cvetaeva e Sylvia Plath di cui ho letto moltissimo. Queste letture non potevano certo non influenzare il mio modo di pensare e scrivere. 

Nel 2017 collabori con i Tre Allegri Ragazzi Morti per cui hai scritto E invece niente. Questo brano si trova nel tuo recente lavoro discografico. Parlaci di questa esperienza e delle due versioni.

Davide Toffolo (il frontman dei Tarm, ndr)è una persona che non solo stimo molto, ma anche un amico e persona speciale. È stata una bella esperienza collaborare e scrivere un pezzo per il suo gruppo. In un secondo momento è nata la voglia di farne una versione acustica.

Maria Antonietta in concerto

In Pesci vuoi affidare, in profondità, a loro i tuoi pensieri?

L’attenzione è rivolta alla quantità di pensieri che facciamo. Specie su questioni inarrivabili e imperfette. E su quanto sarebbe più produttivo invece gettare in pasto ai pesci queste riflessioni. Per disfarsene e vivere con più leggerezza.

Cara Ombra descrive una persona che rinasce. Come si trova la forza per tornare alla luce?

Non esiste certo una formula magica. Ciò è reso possibile dall’incontro con altre persone. Perché la salvezza non proviene solo da noi, ma anche dagli altri. È necessario essere predisposti a ricevere il sole anziché rimanere chiusi in se stessi.

Qualche anticipazione sul futuro di Mariantonietta?

Sono in fase di scrittura di un nuovo disco mentre sul piano letterario sto elaborando delle idee su un possibile nuovo libro. Certo ancora sono solo progetti, visto il mio impegno in un tour di un anno e mezzo.

(a cura di Fiorella Tarantino)

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