I Massimo Volume conquistano il Profondo Sud
La band bolognese spopola al Mood di Rende. Con loro sul palco Quello Sporco Duo da Reggio Calabria
In bilico perenne su orizzonti letterari, la serata del 19 dicembre del Mood.
La manifestazione, organizzata da Be Alternative & Keep it Real Movement, ha avuto per protagonisti Quello Sporco Duo e Massimo Volume, un classico intramontabile della scena indipendente.
A chiudere, Lemon, il dj set di Fabio Nirta.
Quello Sporco Duo ha origine nel 2012, ma perché il progetto possa prendere consistenza bisogna aspettare il 2017. L’iniziativa nasce da Autoproduzioni Appese, collettivo di libero pensiero e libera scrittura di Reggio Calabria. Il duo è composto da Francesco Villari, autore dei testi e voce, e Peppe Porcino, aka Elmore Penoise, autore ed esecutore delle musiche.
Tra i brani contenuti nel reading U Poeta, una metafora sinistra sull’arte del poetare, in cui il verseggiatore non raggiunge l’illuminazione, ma piomba nel buio. Già, creare versi significa compiere due passi nel buio con una dinamica non felice: ci si scontra (perché non si vede) e si torna indietro.
Partire di notte non è stata una buona idea, titolo di un altro scritto, proprio perché la notte non porta scompiglio ma consiglio, che può non essere quello giusto. «E a noi non resta che proseguire per la strada continuando ad andare affanculo».
Infine un omaggio a Charles Bukowski nella lettura de I Gemelli in cui lo scrittore americano descrive la sua paura e la realtà di essere così simile al padre, specie nei difetti e nel prossimo destino più o meno vicino.
Sintetizzare in poche righe il percorso che Emilio Clementi e Gabriele Ceci hanno intrapreso nel 1991 con il progetto Massimo Volume è impossibile.
Da studenti universitari a Bologna iniziano a scrivere un pezzo della storia della musica italiana. Dopo molti travagli, cambi di formazione e sette dischi, i Massimo Volume sono diventati una delle punte del rock alternativo italiano.
La band è tornata nel 2019 con Il nuotatore, dopo un silenzio di sei anni, e si è lanciata nel tour Dal vivo nei Club. La formazione attuale è composta dal leader carismatico, Emidio Mimì Clementi, voce e basso, dalla batterista Vittoria Burattini, dal chitarrista Egle Sommacal e dalla new entry Sara Ardizzoni alla chitarra.
Il gruppo esegue i pezzi tratti dal nuovo disco.
Amica Prudenza è una metafora delle paure che ci impediscono di vivere e ci riducono a comparse nell’esistenza: «E ho imparato a naufragare senza perdermi nel mare. E ho scoperto che può annegare anche chi rinuncia a navigare». Come dire che si può morire anche aver mai provato a vivere.
Tematica simile nell’ipnotica Nostra Signora del Caso, in sono protagonisti i rimpianti per le occasioni non colte.
Fred è un dialogo aperto con Nietzsche,
La Ditta di Acqua Minerale racconta la vicenda dello zio di Clementi, che da proprietario della ditta si ritrova a guardare la struttura come un estraneo.
Ne Il Nuotatore si passa da una estate della vita briosa e allegra a un inverno rigido e malinconico. Il pezzo omaggia John Cheever.
Un presagio inquietante proviene da L’Ultima Notte del Mondo,
Dalla seconda vita del gruppo, iniziata nel 2002, sono tratti Fausto e Le Nostre Ore Contate.
Fausto è circondato da angeli sconvolti e drogati sotto il peso di un mondo intriso di un amore troppo puro da sopportare, mentre lui, voce narrante e protagonista del pezzo, cerca di colmare i vuoti di una società liquida.
Le Nostre Ore Contate descrive i limiti del tempo e i tentativi di aggirarlo.
Dalla prima della carriera del gruppo, terminata nel cuore degli anni ’90, sono tratte la nervosa e profonda Fuoco Fatuo e Alessandro.
Come sempre, la musica dei Massimo Volume è un tuffo in storie, più legate alla letteratura che alla poesia.
Quasi un racconto cinematografico in note, più aperto alla personale interpretazione, in cui l’ascoltatore diventa protagonista, anche solo per una sera.
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