Al The Coordinator e Wrongonyou, due percorsi indie sullo stesso palco
Un folksinger calabrese e un emergente della scena musicale romana si confrontano in concerto
Dividono il palco del Mood di Rende, in una serata d’autunno, due artisti a loro agio in generi musicali diversi, ma con trascorsi comuni nell’indie folk.
Il concerto, organizzato da Be Alternative Eventi & Keep it Real Movement, si è svolto lo scorso 22 novembre.
Per primo si esibisce Al The Coordinator seguito da Wrongonyou. A fine concerto si balla con il Lemon Dj Set a cura di Fabio Nirta e Vincenzo Nac.
Al The Coordinator, all’anagrafe Aldo D’Orrico, è un giovane musicista calabrese. Da sempre appassionato di musica, D’Orrico fin da piccolo si cimenta con più strumenti musicali e nel corso della sua carriera approccia a diversi generi, fa parte di diverse formazioni e intrattiene le più svariate collaborazioni: Miss Fraulein, band dai toni del rock alternative, e Muleskinner Boys, esempio di country folk, sono solo due esempi tratti dal suo percorso artistico. Approfondisce gli studi con il maestro Lutte Berg e accompagna nella sua tournée italiana Amy Coleman.
Ma torniamo al live. Le vibrazioni della chitarra danno manforte alla sua del Coordinator, dotato di una timbrica graffiante e profonda, in grado di movimentare i toni pacati tipici di un racconto folk. La musica evoca atmosfere trasognate, una specie di mondo protetto in cui rifugiarsi dalle esasperazioni della quotidianità. I brani richiamano visioni intimistiche e invitano alla riflessione. The Mist, The Hunter’s Prayer e The Sheperd‘s Walk giusto per citare qualche titolo.
Marco Zitelli, in arte Wrongonyou, è un giovane artista romano. Inizia il suo percorso nell’atmosfera folk scrivendo in inglese.
Nel 2016 esce per Carosello il primo ep dal titolo The Mountain Man. Dopo numerosi singoli, nel 2018 vede la luce l’album d’esordio, Rebirth. Il 2019 è l’anno del cambiamento: per la prima volta compone in italiano e passa all’indie pop con Milano parla piano. La data di Cosenza inaugura l’Atlante Tour 2019 legato a questo ultimo disco.
Wrongonyou alterna brani presi delle due fasi della sua vita musicale. Quindi esegue pezzi intrisi di natura selvaggia, come The Lake, I Don’t Want To Get Down, Shoulders, Killer e Let Me Down. Una voce profonda anche la sua, che si avvolge alla perfezione con le atmosfere del folk.
Poi passa alla freschezza della quotidianità di una metropoli come Milano. Anche la voce cambia: diventa più leggera e sottile per adeguarsi alla musica, che prende la direzione di un pop brioso: Milano parla piano, Atlante, Mi sbaglio da un po’, Più di prima e Solo noi due, sono alcuni dei pezzi estrapolati dal disco in lingua madre dell’artista. Zitelli propone anche una sua versione de Il cielo in una stanza, il classico Gino Paoli.
Una serata all’insegna di un indie folk dalla risonanza internazionale, inframezzato da un indie pop rimasto ancorato ad una matrice italiana.
Al The Coordinator ha sperimentato molteplici generi musicali per maturare il suo attuale progetto. Wrongonyou, in modo simile, sposta la sua attenzione dal folk verso il pop per ampliare la sua forza creativa.
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