Furyborn, il ritorno con rabbia e classe dei Chaos Magic
Timo Tokki ha mollato il progetto, guidato ora dalla bella Caterina Nix. Il risultato è un album potente e melodico, in linea con i trend del power metal nordico
Forse quella della brava (e davvero bella) Caterina Nix, cantante cilena dal cuore metal, è ancora una storia minore.
Stesso discorso per i suoi Chaos Magic, il progetto con cui, grazie anche alla partecipazione di Timo Tokki, chitarrista supervirtuoso e fondatore dei mitici Stratovarious, la fascinosa frontgirl si proponeva di sfondare nel Nordeuropa, dopo anni di militanza in patria con gli Aghonya.
A cinque anni dal bell’esordio omonimo Chaos Magic, sono cambiate tante cose: Tokki ha mollato, anche a causa dei suoi problemi di salute (soffre da anni di depressione bipolare) e i cocci da rimettere assieme sono tanti, anche perché, a dispetto del suo valore musicale, l’iniziativa non è mai decollata.
Caterina ci riprova con il recentissimo Furyborn, uscito a inizio estate per la napoletana Frontiers, in cui la Nostra si fa accompagnare da una formazione rinnovata, composta da connazionali: il chitarrista Nasson Singer, l’arrangiatore programmatore Franco Lama, il bassista Hermaunt Folatre e il batterista Charlie H, Miranda.
La proposta dei nuovi Chaos Magic è in linea con un certo trend nordeuropeo: un metal melodico pieno di richiami power e di arrangiamenti sofisticati, in questo caso addomesticato e cucito su misura per la voce di Caterina, più estesa che potente, più melodica che forte.
L’open track You Will Breathe Again offre subito un saggio di questa formula musicale con un contrasto ben gestito tra la melodia vocale dolce e morbida (quasi ai limiti dell’aor) e il riffing massiccio delle chitarre che esibiscono suoni cupi e pastosi in chiave stoner metal.
Molto più grintosa, Furyborn si snoda su tempi cadenzati e si regge sul duetto con il vocione baritonale di Tom Englund, il frontman degli svedesi Evergrey. In questo caso i Chaos Magic tentano di riprendere la lezione dei Nightwish, con più cattiveria nei riff ma con linee vocali meno pompose. L’originalità di questa soluzione non è il massimo, ma l’efficacia c’è e si sente.
Like Never Before è un pezzo di metal contemporaneo dal grande respiro melodico e dall’appeal radiofonico, in cui emerge il consueto contrasto tra riff duri e canto epico e dolce.
In Beware Of Silent Wathers, una semiballand in crescendo piena di suggestioni epiche, fa bella mostra di sé un altro ospite d’onore: l’italo-britannico Giuseppe Iampieri, alias Maestro Mistheria, tastierista quotatissimo a livello europeo e stretto collaboratore di Bruce Dickinson, che stende un efficacissimo tappeto sonoro sotto la voce della Nostra.
Durissima e ritmata, Falling Again si regge di nuovo sul duetto con una voce maschile, in questo caso quella di Nasson, che esalta le potenzialità melodiche di miss Nix. Efficacissimi gli interventi delle tastiere, che aggiungono una certa profondità al suono con un sapiente gioco di arpeggi e di dissonanze.
Altro brano, altro duetto: nella sognante Bravely Beautiful, Caterina si misura con la tenebrosa spagnola Ailyn Gimenz, ex voce dei norvegesi Sirenia, un’altra latina prestata al metal nordico.
Con la ruffiana e un po’ bluesy Throw Me To The Wolf, i Chaos Magic cambiano direzione sonora e si orientano verso sonorità più hard, che in parte ricordano gli ultimi Europe. Ma il riffing resta comunque più pesante rispetto a quello dei rocker svedesi.
In I’d Give It All il suono si addolcisce ulteriormente: il brano è una ballad acustica studiata per valorizzare al massimo le notevoli potenzialità espressive della cantante.
Il ritorno all’heavy è assicurato dalla cadenzata e pesante Path Of The Brave, in cui figura come ospite d’onore il cileno Ronnie Romero (Rainbow e Lords Of Chaos) coprotagonista di un duetto carico di intensità e spunti melodici.
La minimale My Affliction è il pezzo più originale della raccolta: un’efficace incursione nell’industrial, in cui risalta ancor più il contrasto tra la melodia della linea vocale e la cupa rudezza dei suoni.
Chiude l’album l’epica e spedita I’m Your Cancer, cantata con sentimento e sensualità sui consueti suoni duri.
Furyborn è un album interessantissimo, grazie alla sua capacità di tenersi in bilico tra la tradizione del power metal nordico e la sperimentazione, svolta più sul versante sonoro che a livello compositivo.
In altre parole, i Chaos Magic preferiscono giocare le proprie non poche carte più sulla professionalità che sulla creatività. Una scelta tutt’altro che criticabile, visti i risultati.
Da ascoltare con attenzione, perché questa multinazionale del metal promette benissimo.
Da ascoltare (e da vedere):
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