Il passato perduto: la nostalgia balla sulle note di Ozzo
Past is lost è il mini concept d’esordio di Ozzo, il progetto del musicista-arrangiatore milanese Ivano Tomba
In copertina i begli occhi grigi di Valentina Principi (protagonista del video di As fast as you can) contornati dal rimmel che si scioglie tra le lacrime e il getto della doccia.
Ecco a voi Past is lost, l’ep di esordio di Ozzo, nome d’arte del musicista e art director milanese Ivano Tomba, presentato il 13 aprile con un’esibizione live al Rock’n roll Club di Rho.
Sei brani tiratissimi, cinque inediti, scritti a quattro mani da Tomba e dal cantante Alessio Corrado, la cui voce aspra colora di rock la dance intelligente di questo progetto musicale, più la cover di Crazy, l’hit di Seal, resa con grande originalità.
L’ep è un esordio col botto, sia a livello musicale, sia a livello contenutistico.
Dal primo punto di vista, c’è da dire che Tomba e Corrado hanno messo a frutto le loro pregresse esperienze (maturate in vari progetti quali Php, Audrey, Mellowtoy, Jellygoat e Mighty Dogs) e, con la complicità del produttore Jacopo Festa, sono riusciti a sfornare un sound gradevole, brillante e ruvido allo stesso tempo, in cui l’elettronica incontra il rock senza snaturarsi ma acquisendo spessore.
In altre parole, la musica di Ozzo non serve solo per muoversi, ma può essere una valida colonna sonora per molti momenti, anche seri.
È serissimo il contenuto, la vera sorpresa di Past is lost: una tematica unica, il rimpianto e la nostalgia per il passato (perso, appunto) e i suoi fantasmi, che trasforma l’ep in un concept dalla forte ispirazione esistenzial-psicologica.
Ed ecco che As fast as you can, il singolo apripista, inizia le danze raccontando della lotta interiore per sfuggire ai ricordi. In Change, il brano più tosto, con tanto di chitarrona cattivissima, la rabbia prende il sopravvento sul rimpianto. Ma I let you get in ci ricorda che la nostalgia e i rimorsi restano. E Choices ribadisce che cambiare pagina si può ma il passato resta ineliminabile e fa capolino.
E allora non resta che guardare in faccia i propri fantasmi, vincendo le paure, ricordano i Nostri in Nothing but you.
Buona la prima, con l’augurio a Tomba & co. di continuare così.
Per saperne di più:
La recensione di As fast as you can
Da ascoltare (e da vedere):
Il video di As fast as you can
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