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I Fiori di Mandy. E la Sardegna suona indie

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Immagini stranianti e suoni sperimentali in Invadere, il singolo del trio di Oristano dedito al rock sperimentale

«Invadere il tuo ecumene», canta, anzi urla Edoardo Mantega. Nell’angolo di una stanza un bimbo si muove in maniera un po’ sconnessa.

È il contesto straniante del video di Invadere, diretto da Simone Cireddu, l’ultimo singolo di I Fiori di Mandy, un trio di Oristano dedito all’indie rock più sperimentale, fondato nel 2016 dal cantante chitarrista Mantega, dal bassista Luigi Frau e dal batterista Raffaele Mura.

Ritmo straniante, arrangiamenti orientaleggianti e cantato non privo di riferimenti al posse e a certo hardcore dei tempi che furono: una ricetta musicale disturbante ma allo stesso tempo d’impatto, grazie a cui i tre sardi riescono a sperimentare in un ambito sonoro piuttosto consolidato, quello appunto dell’indie rock, in cui è già stato detto, creato e suonato molto, soprattutto in italia.

Invadere è il singolo apripista di Carne, il secondo ep del trio, che segue di due anni l’esordio Radici, inciso dopo solo un mese di prove.

Capaci di forzare con garbo i confini del proprio genere, I Fiori di Mandy sono vivamente consigliati agli amanti dell’indie e della sperimentazione.

Da sentire (e da vedere):

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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