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Morningside, un genio italiano made in Usa

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Luigi Porto torna con un brano suggestivo tra l’industrial e la psichedelia e pieno di richiami a David Lynch

Morningside, uscito all’inizio dell’inverno, è il nuovo singolo del compositore calabrese (ma di stanza negli Usa) Luigi Porto, estratto dall’album Tell Uric, la cui uscita è slittata a causa della pandemia.

La copertina di Morningside

Il brano è quasi un’opera corale, grazie all’apporto di vari ospiti: dla cantante svedese Nefer Alexandra Linde, il chitarrista Aldo D’Orrico, (Al the Coordinator, Kjümmo), il fiatista Mirko Onofrio (Brunori Sas, Red Basica) al clarinetto basso, il trombettista Emanuele Calvosa, (Calvosa e Zalles), il trombonista Giuseppe Oliveto (Takabum) e il batterista Massimo Palermo (Brunori Sas).

A sei anni di distanza dall’album Scimmie (Cineploit-Snowdonia), l’artista calabrese si ripresenta al pubblico con un pezzo particolare, pieno di citazioni industrial, ambient e psichedeliche e carico di suggestioni cinematiche. Non potrebbe essere diversamente, in quest’ultimo aspetto, per un autore che ha dedicato un’ampia parte della propria creatività alle colonne sonore, per il grande schermo e per il teatro.

Originale anche il videoclip del brano, a cui hanno contribuito il regista Gianluca Colitta e Giacomo Triglia, che si è occupato della postproduzione: una sequenza di immagini di cinque Paesi diversi, che disegnano con la loro sequenza una quotidianità frammentata.

Un frame del video di Morningside

Piuttosto simile la dinamica sonora del brano, giocata sulla dialettica tra gli strumenti a corda e i fiati, che tesse un tappeto di chiaroscuri sul quale si innestano con grande efficacia le voci di Porto e della Linde.

Morningside non sfigurerebbe affatto come commento sonoro per qualche scena hitchcockiana o di David Lynch. E, a proposito di suggestioni lynchiane, non è proprio un caso l’intervento elogiativo di Angelo Badalamenti: «Man oh man. Never heard anything like it before. You’re doing your thing. It is abstract, hypnotizing, totally unique».

Buon ascolto davvero,

Per saperne di più:

Il sito web ufficiale di Luigi Porto

Da ascoltare (e da vedere):

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