Da Ron a Ballad 2020, La Scelta si raccontano
Intervista a Francesco Caprara. Il batterista della band romana fa il punto su quasi venti anni di carriera, arricchita da un recentissimo singolo
Attivi dal 2006, i romani La Scelta propongono una formula musicale a base di rock melodico con forti venature elettroniche.
Un approccio che ha portato bene alla band, composta dal frontman Mattia Del Forno, dal chitarrista Emiliano Mangia, dal bassista Marco Pistone e dal batterista Francesco Caprara. Il quartetto, infatti, vanta tra le varie una partecipazione a Sanremo (2008) e una collaborazione di lungo corso con Ron.
Di recente hanno arricchito la loro discografia con Ballad 2020, il loro ultimo, interessantissimo singolo.
Parliamo di quest’ultima uscita e, più in generale, della loro carriera, con Francesco Caprara.
Com’è nato Ballad 2020? E cosa significa per voi?
È un brano che avevamo nel cassetto da qualche tempo e ci è sembrato perfetto per descrivere l’emergenza sanitaria, che ha colto tutti di sorpresa. Abbiamo sentito l’esigenza di mandare un messaggio di rinascita, perché il lockdown ci ha dato la possibilità di riflettere molto e di rivedere un po’ tutta la vita che abbiamo percorso. Un risveglio, che per molti può essere una nuova opportunità.
Quali sono le vostre influenze musicali?
Ci siamo formati nelle cover band e proveniamo da 4 diversi mondi musicali, pur avendo una grande convergenza musicale. Amiamo Elvis, Dalla, Queen, Pink Floyd, Coldplay, Muse, Battisti. Potrei continuare ore con le citazioni: abbiamo così tanti artisti nel cuore che, in pratica, attingiamo da tutto.
Ron ma non solo. Vantate, infatti, un carnet di collaborazioni piuttosto ricco…
La nostra collaborazione più lunga è stata con Ron, che ci ha insegnato tantissimo e con il quale abbiamo intrapreso un rapporto d’amicizia molto importante. Anche quella con Patty Pravo è stata una bellissima esperienza, sul piano artistico e umano.
E poi c’è Mirko Frezza.
Hai qualche aneddoto da raccontare?
Una volta ero in tour e il fonico mi disse di provare la batteria. Mi resi conto di non avere più il rullante… l’avevo dimenticato a Roma! Era domenica e i negozi di musica erano chiusi. Morale? Se fai il musicista, cerca di avere fra gli amici un comandante di aerei civili… in modo da farti portare il rullante che hai dimenticato a Roma…
I vostri programmi per il futuro?
Abbiamo altri singoli in uscita e ci auguriamo di poter tornare live al più presto.
(a cura di Andrea Infusino)
Da ascoltare (e da vedere):
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