Un giro in bici per raccontare il Gargano
Termina a Vieste, sull’estrema punta orientale del Foggiano, Biking Gargano, il giro turistico in Mountain bike organizzato da DauniaPressTour
A Vieste, all’estremo oriente del Foggiano, si è concluso il press tour Biking Gargano, patrocinato dell’amministrazione comunale, in collaborazione con i Comuni di Monte Sant’Angelo e Vico del Gargano, finanziato dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia con l’organizzazione del network di giornalisti di DauniaPressTour, specialisti nella progettazione di press tour.
Giornalisti e blogger di tutte le provenienze alle prese con un itinerario turistico-culturale nel territorio a bordo delle Mountain bike.
Articolato in briefing con gli amministratori comunali e gli organizzatori, dimostrazioni di pesca dai trabucchi, visite guidate sulla terraferma e per mare, degustazioni in vigna, il press tour, con base logistica a Vieste, ha portato il gruppo nei vicini paesi di Vico del Gargano e Monte Sant’Angelo (caratterizzato dal Santuario di San Michele Arcangelo) continuando con la scoperta della Faggeta secolare nella Foresta Umbra e delle oltre cento specie di orchidee, degli eremi rupestri e dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano.
La fatica delle pedalate diventa gioia e stupore, grazie al contatto con la natura e con le bellezze storiche dei posti.
Vieste
In lontananza si presenta bianca e luminosa. Spiagge dalla sabbia finissima, acque trasparenti e fondali bassi, come quelli di Pizzomunno. La città vecchia è un saliscendi di vicoli, scalinate e stradine strette, anzi no, strettissime. Ristoranti? In abbondanza e nessuno dubiti sulla freschezza del pesce proposto, così come degli oli e dei vini prodotti in zona. Dal porto c’è la possibilità di andare con più o meno grandi imbarcazioni, alla ricerca di spiaggette isolate o visitare le grotte delle quali la costa è piena.
Monte Sant’Angelo
A circa 900 mt di altezza, rioni pieni di scalini, 18 chiese nel piccolo paese, tipiche case bianche pugliesi e con San Michele che domina agli ingressi di tutte le case a protezione dal demonio e dalla peste. Della lotta sua con il diavolo, racconta la grotta sottostante la Basilica. Sagrato e fronte d’ingresso in stile gotico, con due archi e portoni d’ingresso sui quali è impossibile non notare l’immagine di San Michele con la spada sguainata e il diavolo tenuto ben fermo dal suo piede sinistro. 88 i gradini che scendono verso la grotta che nei tempi antichi, i pellegrini percorrevano scalzi…abitudine andata in desuetudine. Sui muri che accompagnano la discesa, numerose sono le testimonianze del passaggio dei pellegrini.
Vico Del Gargano
Il centro abitato secondo la tradizione – e secondo quanto spiega la guida Davide Rinaldi – sarebbe sorto nel 970 ad opera di mercenari slavi arrivati dalle coste orientali dell’Adriatico.
Il primo documento ufficiale che attesta la presenza di un Castrum Vici è datato al 1113 ed è custodito nell’Archivio di Stato di Napoli. Sotto Federico II di Svevia, viene ampliato nel 1240 il castello normanno-svevo, con la torre di sud est, normanna, che culmina in una bifora perfettamente conservata descritta da A. Haseloff come «un capitello a foglie piatte e grossi bulbi obliqui». Significativa l’area museale del trappeto ipogeo che porta il nome di Trappeto Maratea, dal nome dei proprietari, che risale 1300 circa; il Trappeto, o frantoio, menzionato in un atto notarile del 1317 «trapetum terrae vici…apud castelli», è testimonianza, arrivata fino ai giorni nostri, di una vera e propria fabbrica dell’olio garganico.
Ed ecco San Valentino, patrono della cittadina, festeggiato il 14 di febbraio. Obbligatoria per le coppie la visita al vicolo del bacio, una stradina di pochi metri, e larga appena cinquanta centimentri, che in un angolino tutto per gli innamorati.
Il tour Biking Gargano è un esempio di turismo sostenibile. Una parte di quell’economia green sempre più fondamentale per le aziende del settore e coinvolgente per il pubblico.
Vivere emozioni e raccontarle, sulla carta o attraverso i social, aiutando altri a realizzare il proprio desiderio di scoperta e fornire spunti per programmare le prossime vacanze. Chilometri di estensione, dal mare alla montagna, passando per l’entroterra costellata di ulivi che fanno del paesaggio una cornice unica nel suo genere. Per vivere tutto questo basta solo una Mountain bike.
Simona De Donato
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