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Terrorismo islamico e jihad, una equipe di specialisti per tenerli sotto controllo

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Nasce all’Unical l’Oft-Osservatorio sul fondamentalismo e sul terrorismo di matrice jihadista, un organismo composto da studiosi, esperti e e giornalisti che studierà le strutture a rischio del mondo islamico

«Il terrorismo nuoce in primo luogo proprio ai musulmani, e per questo crediamo che uno dei modi migliori per contrastarlo sia quello di stabilire solidi rapporti con le comunità islamiche, che possono dare un contributo decisivo nell’individuare ed emarginare il fenomeno». Parola di Alberto Ventura, islamista di vaglia e direttore del Laboratorio sul Mediterraneo Islamico dell’Università della Calabria.

Anche a questo scopo, è nato l’Oft, cioè l’Osservatorio sul fondamentalismo e sul terrorismo di matrice jihadista, un comitato particolare del Laboratorio sull’Intelligence dell’Unical diretto da Mario Caligiuri.

L’islamista Alberto Ventura

L’Oft, costituito da esperti di provenienza accademica e non (ne fanno parte anche imprenditori e giornalisti) è una novità assoluta, poiché nasce per studiare scientificamente il fenomeno del fondamentalismo islamico ed evidenziarne le dinamiche e gli eventuali sviluppi nei principali Paesi europei, al fine di approfondire la cultura islamica e tutelare la sicurezza dei cittadini.

In particolare, questo nuovo organismo censirà i gruppi di predicazione del jihad, le associazioni islamiste, quegli enti poco trasparenti che sponsorizzano una rilettura rilettura ideologico-politica del Corano e le reti di indottrinatori e potenziali reclutatori dei terroristi.

Inoltre, l’Oft. effettuerà ricerche sulle modalità operative e sui principali canali di comunicazione usati dai fondamentalisti, monitorando possibili segnali di attività terroristiche: logistica, proselitismo, reclutamento e finanziamento occulto.

Per questo motivo, l’Osservatorio si è dotato di un comitato permanente, che presenterà la sua prima ricerca a Roma nel novembre del 2018.

Stafano Piazza, il coordinatore dell’Oft

Eccone la struttura:

Stefano Piazza (coordinatore) – Giornalista e saggista, è autore del saggio vincitore del Premio Cerruglio “Allarme Europa”. Collabora abitualmente con Il Corriere del Ticino, Libero Quotidiano, Oltrefrontiera News e il magazine di geopolitica Babilon.

Angelo Merlo – Imprenditore nel settore della sicurezza con un master in Security Manager presso l’Università Bocconi di Milano in collaborazione con la Northeastern University di Boston, siede nel board del Centro Studi Space-Security and protection against Crime and Emergencies.

Stefano Scaini – Professionista che opera nel settore dei materiali energetici dal 1993 fornendo servizi, consulenze e contributi didattici nei settori della sicurezza, delle tecnologie e delle applicazioni sia civili che militari, con particolare riferimento ai materiali esplodenti.

Giuseppe Morabito – Generale dell’Esercito in riserva, è membro del Direttorato della Nato Defence College Foundation ed ex direttore della Nato Middle East Faculty.

Michela Mercuri – Docente di Storia contemporanea del Mediterraneo presso l’Università di Macerata e di Geopolitica del Medio Oriente presso l’Università Niccolò Cusano, è autrice di saggi geopolitici.

Chiara Franzin – Imprenditrice, laureata in relazioni internazionali comparate presso l’Università Cà Foscari di Venezia, è ricercatrice e saggista. Collabora con Il Giornale di Vicenza.

Loide Viapiana – Laureata in Economia e Amministrazione delle Imprese presso l’Università degli Studi dell’Insubria, collabora con il Centro Studi Space in qualità di ricercatrice.

Luca Steimann – Giornalista professionista, è corrispondente e reporter di guerra per diverse testate italiane, tedesche e per il quotidiano svizzero Il Corriere del Ticino. Collabora come docente con il Dipartimento di Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi di Milano.

Luciano Tirinnanzi – Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, è giornalista professionista e direttore responsabile delle riviste di geopolitica Oltrefrontiera News e Babilon. Opinionista, saggista, collaboratore di Panorama e SkyTg24, oggi dirige la casa editrice Paesi Edizioni.

Rocco Bellantone – Giornalista professionista e caporedattore del network di geopolitica Oltrefrontiera News e Babilon, è specializzato in Nord Africa, Africa Subsahariana e Medio Oriente. Collabora con il magazine africanista Nigrizia e con l’house organ di Legambiente.

Marco Cochi – Giornalista professionista, è un esperto di sicurezza e sviluppo per l’Africa sub-sahariana e docente del Master in Governo dei flussi migratori presso la Link Campus University di Roma.

Mario Caligiuri

Sull’argomento è intervenuto anche Mario Caligiuri, direttore del Laboratorio sull’Intelligence dell’Unical, secondo il quale «la costituzione dell’Osservatorio rappresenta la necessità di approfondire in modo scientifico un fenomeno che va necessariamente monitorato anche dal punto di vista scientifico, culturale e dell’intelligence. In questo modo si possono rilevare oggettivi punti di riferimento per comprendere la realtà. In tale prospettiva, il ruolo delle Università si conferma fondamentale».

Una doppia mission, operativa e scientifica, per una nuova struttura, che è già all’opera.

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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