Un laboratorio universitario per aspiranti agenti segreti
Lo hanno ideato all’Unical, dove nascerà il primo corso di laurea dedicato all’Intelligence. Lo presiede il prefetto Carlo Mosca, che fu tra i primi a riformare i Servizi segreti
Si aggiunge un altro tassello agli studi dedicati al variegato mondo dell’Intelligence, inteso sia come settore istituzionale (i Servizi di informazione e sicurezza, oggi anche privati) sia come metodo scientifico.
Il Dipartimento di lingue e scienze dell’educazione dell’Università della Calabria diretto da Roberto Guarasci ha approvato il regolamento interno del Laboratorio in Intelligence dell’Unical, che è la prosecuzione del Centro di Documentazione Scientifica sull’Intelligence avviato oltre dieci anni fa con la presidenza onoraria del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga.
Il Laboratorio promuove il riconoscimento dello studio dell’Intelligence nelle Università italiane, sulla base della considerazione di questo settore come un punto di incontro di saperi umanistici e scientifici.
A partire dal 2007, la struttura dell’Unical ha promosso il Master in Intelligence, giunto quest’anno alla sua settima edizione, ha gestito collane editoriali, organizzato convegni scientifici e incontri culturali e sosterrà la promozione del corso di laurea triennale in Intelligence e analisi del rischio, prima iniziativa accademica di questo tipo in Italia, che partirà nell’ateneo calabrese dal prossimo anno accademico.
Gli scorsi giorni è stato presentato il rettore Gino Mirocle Crisci e i direttori di dipartimento coinvolti nell’iniziativa hanno presentato il percorso nella sala stampa dell’aula magna dell’Unical. Il direttore del Laboratorio, Mario Caligiuri, che insieme ai colleghi Francesco Bruni e Rossana Rossi compone il comitato di direzione, ha proposto come presidente onorario del Laboratorio il prefetto Carlo Mosca. Il Dipartimento ha approvato all’unanimità.
Nella stessa occasione sono stati formati anche il Comitato scientifico e il Comitato tecnico-operativo del Laboratorio.
Del Comitato scientifico fanno parte, tra gli altri, Paolo Boccardelli (direttore della Luiss Business School), Lucio Caracciolo (direttore di Limes), Derrick De Kerckhove (Università di Toronto), Giorgio Galli (Università Statale di Milano), Umberto Gori (Università di Firenze), Carlo Jean (Luiss), Loretta Napoleoni (economista), Paolo Messa (direttore del Centro Studi Americani), Evgeny Morozov (Stanford University), Luciano Romito (Università della Calabria), Paolo Savona (Università Telematica Marconi, Ministro della Repubblica), Francesco Sidoti (Università dell’Aquila), Domenico Talia (Università della Calabria), Michele Valensise (ambasciatore), Marco Valentini (Ministero dell’Interno), Alberto Ventura (Università della Calabria), Lorenzo Vidino (George Washington University).
Il Comitato tecnico-operativo è composto, tra gli altri, da Luigi Barberio, Marco Blanchini, Pasquale Cariati, Livio Chidichimo, Valentina Cuzzocrea, Massimo Franchi, Andreina Morrone, Giuseppe Naccarato, Christian Palmieri, Giangiuseppe Pili, Stefano Piazza, Andrea Sberze, Antonio Selvatici, Roberta Zappalà e Angelo Zicca.
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