Stromboli, la quiete dopo la catastrofe
Termina l’allerta dell’eruzione che ha causato la morte di un giovane turista. L’isola è coperta da detriti e pomice nera. Iniziano i lavori di pulizia
Dopo la catastrofe, una notte piuttosto tranquilla a Stromboli, dove la situazione è tornata lentamente alla normalità dopo le due violente esplosioni delle 16:46 del 3 luglio che hanno causato la morte del trentacinquenne Massimo Imbesi e almeno tre feriti non gravi nella frazione di Ginmstra e tanta paura tra abitanti e turisti.
Ci sono state scosse di terremoto di piccola entità, sotto la magnitudo 2, probabilmente come effetto dell’assestamento del vulcano, che non hanno creato alcun danno.
L’isola è coperta da detriti e pomice nera, i quali hanno formato uno strato di alcuni centimetri. La zona maggiormente colpita è la frazione di Ginostra. «Adesso – dice uno degli abitanti, Gianluca Giuffrè – noi siamo già al lavoro per spalare, ma ci vogliono aiuti e braccia forti». Sono rimasti attivi ancora dei piccoli focolai, ma anche la situazione incendi appare sotto controllo.
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