«Facimu rodda», una festa popolare nel cuore antico di Cosenza
La manifestazione si svolgerà il 3 e il 4 ottobre, ovviamente nel rispetto delle norme anti Covid
«Facimu rodda». La pronuncia è più difficile della scrittura: rodda si dice roddra, premendo la lingua sul palato per ottenere una vibrazione stramba, abituale per i cosentini, ostica per tutti gli altri, calabresi inclusi.
Rodda significa riunione di gente, crocchio di persone in cerchio e secondo i linguisti John Trumper e Marta Maddalon questa espressione sarebbe stata importata nel profondo Sud dagli occitani che nel ’300 si insediarono a Fuscaldo, Guardia, Montalto e altri centri del Cosentino.
Questa parola sopravvive ancora nel centro storico di Cosenza: non a caso, Rodda è il nome della festa popolare che si svolgerà proprio nella parte antica della città calabrese il 3 e il 4 ottobre, ovviamente nel pieno rispetto delle regole anti Covid.
Nel cuore più antico di Cosenza, tra la Chìesa matre (il duomo), ’u Chianariaddru (la discesa), ’a Chiazza Picccula (la piazzetta) e ri Vardesi (vico Valdesi), prenderanno vita mercatini, libri, concerti, spettacoli teatrali, poesie, arte, dibattiti, giochi, cene e momenti conviviali. Tutto è organizzato in piena autonomia dal quartiere e per il quartiere.
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