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Confusione, LawrencePAD racconta la schiavitù da smartphone

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Ironia e garbata denuncia nel videoclip del giovane cantautore catanzarese che spopola su Youtube

Simpatico. È la prima definizione che balza in mente dopo aver ascoltato (e averne visto il video, realizzato da Stefano Sinopoli) Confusione, il singolo di LawrencePAD che dal 18 maggio spopola su Youtube, dove ha superato in breve tempo le 30mila visualizzazioni.

La ricetta musicale è semplice ma di impatto: un pop fresco dal sapore estivo e dalla vena cantautorale. Infatti, Confusione, racconta il giovane artista calabrese – che nella vita di tutti i giorni si chiama Lorenzo Papasidero e vive a Satriano, sulla costa jonica catanzarese – parla in maniera irriverente dell’alienazione di chi vive attaccato allo smartphone.

Questo pezzo è il quinto singolo del giovane calabrese, che ha esordito nel 2013 nel concorso Le radici cristiane in Europa col brano Ciò che siamo noi e, successivamente, ha pubblicato Direi di no (2015), Amore superficiale, L’estate è qui e Quando il sole esplode (2017).

Confusione, interpretata in duo con Staisereno, è l’apripista di Ali di Carta, l’album d’esordio che sarà pubblicato a breve.

Da ascoltare (e da vedere)

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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