Rinascerò, rinascerai: gli ex Pooh contro il Coronavirus
Facchinetti e D’Orazio dedicano una canzone al dramma vissuto dall’Italia e da Bergamo. Gli utili saranno devoluti all’Ospedale “Papa Giovanni XXIII”. Il brano ha superato 13 milioni di visualizzazioni in meno di due settimane
L’emergenza Coronavirus che sta affliggendo l’Italia ha chiamato a raccolta il mondo della musica, che nelle ultime settimane ha dato vita a innumerevoli iniziative di solidarietà a favore delle strutture ospedaliere.
In questa chiamata alle armi è in prima linea Roby Facchinetti. Lo storico ex tastierista e voce dei Pooh ha voluto infatti sostenere la sua Bergamo, straziata dall’epidemia, con la canzone Rinascerò, rinascerai(Sony Music), scritta a quattro mani con Stefano D’Orazio, autore del testo.
Il brano, arrangiato dal maestro Danilo Ballo e mixato da Marco Barusso, è stato realizzato in tempi record, grazie anche al contributo dei cori di voci bergamasche dirette da Daniele Vava Vavassori e alle chitarre del già citato Barusso e di Diego Arrigoni dei Modà.
«È stata un’ispirazione e un bisogno immediato, sentivo che dovevo fare qualcosa, in particolare per la mia città, così duramente colpita. Ho chiamato Stefano chiedendogli di affiancarmi nel progetto e affidando a lui il testo, che esprime perfettamente quello che ho provato, un matrimonio perfetto tra musica e parole. La canzone è il desiderio di rinascita e di speranza, una dedica a chi ci ha lasciato e ai loro familiari, un ringraziamento per tutti coloro che lavorano incessantemente al bene degli altri: medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero, sono gli eroi e le eroine di questi nostri giorni. Una preghiera per una città che non si arrende.» Ha dichiarato Facchinetti.
Non meno toccante la testimonianza di Stefano d’Orazio, già batterista dei Pooh, che racconta così la telefonata ricevuta dall’amico, dopo che quest’ultimo aveva assistito al passaggio della colonna militare di camion con le bare, la notte in cui scrisse di getto la musica di Rinascerò, rinascerai:
«Qualche giorno fa Roby mi ha chiamato con la voce rotta dal pianto, tra un respiro e un silenzio mi ha raccontato della straziante visione alla quale aveva appena assistito. Mezz’ora dopo stavo già cercando le parole più adatte a vestire la sua musica, parole di dolore, di fiducia, di riscatto. Bergamo è la mia seconda città, una città che mi ha adottato, mi ha accolto e dove ho trascorso i miei migliori anni di lavoro.»
Dal sodalizio tra i due artisti è nata une dedica sincera alla città di Bergamo, ma anche un inno di speranza per l’Italia intera, che ora più che mai ha bisogno di uno sguardo fiducioso verso il futuro.
Il messaggio è chiaramente espresso sia nel testo di Rinascerò, rinascerai sia come nel video che accompagna la canzone, dove alle immagini della città di Bergamo si alternano quelle dei volti di coloro che hanno preso parte al progetto, tra cui il personale ospedaliero, medico, infermieristico di Bergamo, l’allenatore e i giocatori dell’Atalanta. I proventi dei download, dei diritti d’autore ed editoriali della canzone saranno interamente devoluti all’Ospedale della città Papa Giovanni XXIII per l’acquisto di attrezzature mediche.
La chiamata alla solidarietà dei due ex Pooh ha sortito i suoi primi effetti, visto che Rinascerò, rinascerai, rilasciato a fine marzo, ha superato tredici milioni di visualizzazioni.
Da ascoltare (e da vedere):
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