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Andreotti e gli 007, un convegno all’Unical sul “Divo” della Dc

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Al via la nona edizione del Master in Intelligence dell’Università della Calabria. Studiosi e testimoni a confronto su un aspetto particolare della politica del celebre leader della Prima Repubblica

Il Divo Giulio, per ricorrere a una definizione tipica. Anzi no: il Mefistofelico Giulio, per citarne un’altra, meno classica ma altrettanto abusata.

Ritratto ora nei panni del cardinale seicentesco, una sorta di Mazzarino up to date dell’Italia contemporanea, ora in quelli meno rassicuranti di Belzebù, Giulio Andreotti vanta il primato di essere il politico più raccontato (ma forse meno compreso), dell’Italia repubblicana, ora nel ruolo di sapiente e abilissimo tessitore di equilibri (e, va da sé, trame non sempre chiarissime), ora di anima nera della politica italiana. È il fascino del personaggio, i cui difetti contribuiscono comunque a definire un alone di grandezza politica tuttora ineliminabile, anche a causa della mediocrità della classe dirigente attuale.

La locandina del convegno all’Unical

Certo è che, anche sulla base di questi presupposti nei quali la leggenda nera convive felicemente con la grande cultura e conseguente capacità politica, uno come Andreotti non poteva non avere un rapporto importante con il mondo dell’Intelligence, probabilmente non solo italiana, e un ruolo determinante con la sua storia.

Non è un caso che proprio a questo rapporto sia dedicato il convegno Giulio Andreotti e l’Intelligence, l’evento inaugurale della nona edizione del Master in Intelligence dell’Università della Calabria che si svolgerà nell’aula magna dell’ateneo calabrese il 23 novembre a partire dalle 9.

Un modo particolare per celebrare il centenario della nascita del celebre leader democristiano, scomparso nel 2013.

Ma anche un tassello importante del percorso di ricerca del Master in Intelligence, che ha dedicato importanti lavori ai rapporti di altre grandi personalità con i Servizi Segreti: Francesco Cossiga e Aldo Moro.

Di seguito il calendario dei lavori del convegno:

Ore 9: saluti istituzionali di Roberto Guarascio, direttore del Dipartimento culture, educazione e società dell’Unical, e di Mario Caligiuri, direttore del Master in Intelligence dell’Unical.

Ore 9,30: introduzioni di Vincenzo Scotti, ex ministro e presidente della Link Campus University, e Serena Andreotti, presidente del Comitato Archivio Andreotti.

Ore 10:

Prima Sessione

Interventi

  • Mario Caligiuri: Giulio Andreotti e l’Intelligence;
  • Paolo Gheda (Università della Valle d’Aosta): Andreotti agli Esteri durante la guerra fredda, tra rapporti informativi e strategie diplomatiche;
  • Vera Capperucci (Università Luiss Guido Carli): Tra partito e governo. Il ruolo di Andreotti dal centro-sinistra alla solidarietà nazionale;
  • Stefano Andreotti (Comitato Archivio Andreotti): Pagine dei Diari: i casi Giannettini e Mi.Fo.Biali.

Segue dibattito e pausa pranzo.

Ore 15:

Seconda Sessione

Interventi

  • Luca Micheletta (Università La Sapienza): I servizi segreti e la politica estera italiana verso la Libia negli anni Ottanta;
  • Tito Forcellese (Università di Teramo): I governi Andreotti negli anni Settanta: uso delle informazioni tra diplomazia e politica;
  • Federico Scarano (Università della Campania L. Vanvitelli): Andreotti e la Germania.

Seguono tavola rotonda e conclusioni.

Andreotti durante il processo di Perugia

Come già accennato, il convegno del 23 novembre fa parte di un ciclo di studi dedicato ai rapporti tra le grandi personalità e l’Intelligence. Al riguardo, è in preparazione un altro dibattito dedicato a Enrico Mattei e alla sua relazione con i Sevizi Segreti.

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