Rap e hip hop a tutta forza nell’autunno calabrese
Claver Gold in concerto a Rende assieme a Tmhh e Dj Kerò
Una serata all’insegna del rap e dell’hip pop per l’apertura della nuova stagione musicale del Mood di Rende (Cs). Be Alternative Eventi & Keep it Real Movement presentano Claver Gold. Prima della sua esibizione è salito sul palco Tmhh mentre subito dopo a toccato Dj Kerò.
Michele Venanzoni, classe ’92, in arte Tmhh, proviene da Recanati.
Partito da una formazione musicale ricevuta dai genitori sul cantautorato italiano, si appassiona da ragazzo all’hip hop. Col gruppo Teste Calde Click realizza il primo lp La X. Il 14 novembre 2018 esce, per la Glory Hole Records, Errare Umano.
Il suo concerto è a metà strada tra le due visioni che in apparenza incompatibili, come il cantautorato e l’hip pop. Ma quest’impressione evapora davanti ai suoi testi, perché i due generi trovano il loro raccordo nel racconto crudo e senza maschere della realtà. Ritmo martellante e parole che si snocciolano veloci come la musica. Numerosi i riferimenti a Fabrizio De Andrè, a partire dalla citazione in Ho scritto un pezzo.
Altri cenni al cantautore genovese nel brano Quello che non ho, prima traccia dell’ultimo disco, dove si accostano le mancanze dell’artista marchigiano con quelle di Faber. Oppure Smisurata preghiera, che esalta la forza e la creatività dell’uomo.
Si passa poi ad un’altra citazione con Il passeggero accostabile in modo immediato al classico di Iggy Pop, The Passenger. La similitudine la si nota nel ritornello e nella metafora del viaggio come percorso di vita.
Infine il duetto con Clever Gold in Fumo e Cenere, prodotta da Lil Thug. Atmosfera lenta nello scontro-incontro tra luce e giorno, tra yin e yang, tra bianco e nero. Una storia morta ancor prima di essere nata vista da una prospettiva interiore ma nella lotta tra luce e buio.
Ed ecco la tappa calabrese del Lupo di Hokkaido Tour che prende il nome dall’ultimo ep di Gold, pubblicato in collaborazione col produttore Kintsugi, dove il lupo è una metafora.
Claver Gold tiene alta l’attenzione del pubblico con un fiume di citazioni e rime che piombano a cascata. L’effetto è violento, a tratti claustrofobico, e si ha come l’impressione di trovarsi in una stanza buia, in cui gli unici spiragli di luce sono le parole dell’artista. La voce graffiante di Gold raschia il fondo per attraversare il senso dei sentimenti umani come la Carpa Koi della sua canzone.
Una visione intimistica della vita, la sua, arricchita dalle citazioni letterarie come La coscienza di Zeno di Svevo in Balla coi lupi, oppure cinematografiche come La versione di Barney in Patate e Cipolle.
Il live continua con pezzi come Non c’è show, Calicanto, ikigai, Soffio di lucidità e la citata Carpa koi. Il rapper esegue anche i brani fatti in collaborazione con Kintsugi: Anima nera e Lady snowblood in stile orientale.
Come per ogni concerto rap e hip pop, momento centrale del live è costituito dalle gare freestyle. Rappresenta l’improvvisazione e l’aspetto più creativo possibile. Sale sul palco il rapper Cobra ed insieme si esibiscono in una sfida alla rima più veloce e spontanea. L’anima dell’hip hop, lo spirito di un genere musicale capace di sviscerare ogni pensiero e opinione sui diversi aspetti della vita.
Conclude la serata Dj Kerò, all’anagrafe Giuseppe Rimini. Cosentino ha alle spalle l’esperienza del progetto Cose Difficili, con il cantautore Mattia Tenuta. Ora si occupa del progetto Rockers Light Records, collettivo artistico e label indipendente. Il suo dj set trascina il pubblico presente sulla pista a ballare sui ritmi tra r’n’b e hip hop, ma anche tra le vecchie hit di sempre e le nuove sonorità del presente.
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