La Formula 1 contro i tumori
I pazienti oncologici a bordo dei bolidi. Un’idea anticancro del professor Pancotti dell’Ospedale Mazzini di Teramo
Un giro ad alta velocità in autodromo per aiutare a combattere i tumori e sostituire la terapia del dolore con una giornata da Formula 1. È l’idea, nata dall’immensa passione per le auto da corsa e le gare in montagna, messa in pratica con ottimi risultati da Amedeo Pancotti, primario di Oncologia all’Ospedale Mazzini di Teramo e presidente di Hozho, un’associazione di volontariato di Ascoli Piceno che si occupa di donne operate al seno.
«Non hanno guidato solo per motivi medico legali» racconta entusiasta il professor Pancotti. «L’esperienza in pista a Magione (Perugia) è stata meravigliosa. È venuto anche un club Ferrari e Abarth, tutti si son seduti su una Rossa: li ho fatto girare con una Delta Integrale: hanno fatto tre giri ciascuno e non siamo andati piano, anche a 200 chilometri orari e la cosa bella è che quel giorno molte persone non hanno fatto la terapia del dolore».
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