La May non si fidava, niente informazioni a Johnson
Secondo la Bcc l’aspirante premier britannico sarebbe stato tenuto all’oscuro dai Servizi Segreti quando era ministro degli Esteri
Quando era ministro degli Esteri Boris Johnson non avrebbe avuto libero accesso alle informazioni dell’intelligence britannica su preciso volere di Downing Street.
Lo rivela la Bbc precisando che la decisione fu presa dalla premier Theresa May, la quale dubitava della riservatezza di Johnson sui dati sensibili.
Fonti vicine al candidato alla premiership hanno smentito categoricamente la notizia della Bbc, sottolineando, al contrario, che l’allora ministro aveva accesso «a tutto ciò che aveva bisogno di sapere». Lo stesso Johnson ha bollato la faccenda come «falsa».
Il suo competitor Jeremy Hunt, attuale ministro degli Esteri, si è invece rifiutato di commentare, ma ha elogiato i Servizi britannici come «i migliori al mondo».
No comment anche da un portavoce di Downing Street che si è limitato a dire che la May si fidava di Johnson. Tuttavia, secondo la Bbc, i dubbi della premier sulla capacità di Johnson di mantenere un segreto risalgono ai tempi in cui lei era ministro degli Interni e lui sindaco di Londra
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