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Il Settembre Rendese? Prima era tutta un’altra cosa…

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Crescita e declino di un’importante manifestazione, che ha avuto gli ultimi eventi importanti grazie all’impegno di Cesare Loizzo

Il Settembre Rendese è una rassegna musicale e culturale importante, cresciuta un’edizione dopo l’altra grazie all’impulso del Comune di Rende.

Tutto iniziò nel 1964 con il concerto dell’immenso Domenico Modugno. Negli anni successivi sono arrivati in città altri nomi importanti; Mina, Patty Pravo, Max Gazzè, Peppe Servillo, Quintorigo, Yuppie Flu, Tiromancino, Daniele Silvestri, Massimo Ranieri, Morgan e la Ensemble Symphony Orchestra, Paolo Benvegnù, Samuele Bersani, Elio, Alfio Antico (per citarne solo alcuni).

Senza dimenticare l’offerta teatrale e musicale raffinata, con preferenza sul jazz e la classica, pensata per la suggestiva atmosfera della città vecchia. Una storia gloriosa che ha gremito le tante piazze, realizzate proprio per dare alla città luoghi da vivere, anche culturalmente.

Purtroppo, come spesso accade a molte tradizioni, col passare del tempo si è cominciato a dare per scontato l’impegno profuso da un’amministrazione nell’organizzare un evento di tale portata, per giunta offerto gratuitamente ai propri cittadini.

In effetti anche le recenti edizioni della kermesse, curate dall’Amministrazione uscente, in alcune occasioni hanno dato l’idea di un’involuzione e di una gestione superficiale.

Senza mancare di rispetto alla professionalità di alcuni performer e artisti coinvolti, non si può certo considerare adeguata ad una città universitaria una proposta che prevede Martufello, tribute band o il circo. Da un ente pubblico ci si aspetta una gestione degli eventi culturali differente e non paragonabile a quella dei locali privati, che tra l’altro offrono la propria programmazione agli utenti della città lungo tutto l’anno e che semmai, per il compito che già svolgono sul territorio, meriterebbero di essere ancor più sostenuti e incoraggiati dal Comune.

Un’amministrazione oculata deve riconoscere in un evento come il Settembre Rendese un’importante occasione per dare linfa alla vita culturale ma anche economica della città. Aspetto di cui le giunte precedenti, più recentemente con Cesare Loizzo all’assessorato alla Cultura, hanno dimostrato ampiamente di aver coscienza. Per queste ragioni, servono amministratori competenti, che abbiano il polso del proprio tempo e della propria comunità, che ne sappiano intercettare gli interessi, e mostrino quindi la propria attenzione verso i cittadini, che in nessun caso dovrebbero sentirsi parte avulsa dalla vita della città. La partecipazione sociale passa anche e soprattutto dalla cultura, un terreno condiviso in grado di azzerare ogni distanza, sul quale incontrarsi ed edificare il proprio benessere.

Mattia Argieri

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