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Alex & The Doo-Wops: Nancy Sinatra diventa psychobilly

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Il terzetto veneziano si scatena in una cover di These Boots are made for walking, divertentissimo singolo tratto dal loro primo album

Una macchina del tempo ma non troppo. Alex, dolce e paffuta vede la tv, una vecchia valvolare anni ’60, con sguardo sognante mentre smalta le unghie nel suo soggiorno coi mobili in formica e i poster di Marilyn ed Elvis in bell’evidenza.

Poi, attimi di silenzio, con cui Tobia Berti (regista del video già premiato in Europa e negli Usa per il corto Zombieblock) dà la suspence.

Ed ecco, il sogno si realizza: il chitarrista Nikk Reds e il batterista Pietro M Rock, due ceffi con look a metà tra rockers e punk, ammiccano alla ragazza dallo schermo. E avviene la metamorfosi: i tre, con lei che non è più così timida ed esibisce un’acconciatura bicolore, tatuaggi vistosi e una grinta senza pari, si scatenano in una cover di These boots are made for walking, il classicone di Nancy Sinatra.

Il sound è tosto e, contemporaneamente scarnificato, grazie alla rozza distorsione carica di eco della chitarra di Reds e all’assenza del basso, due caratteristiche che imparentano lo stile del terzetto allo psychobilly.

A tratti sembra quasi di risentire i gloriosi Cramps. Alex ci dà dentro: niente virtuosismi, sebbene lo stacco un po’ urlato prima del coro lasci intravvedere non indifferenti doti canore, e il resto del gruppo pompa come si deve. E il video? Semplice: niente stivali né mannequins sgambettanti, ma inquadrature essenziali su sfondo artificiale e coloratissimo, da vero e proprio Bignani dell’immaginario pop prepsichedelico.

I tre si divertono e divertono lo spettatore-ascoltatore con una cover stralunata quel che basta a far sorridere con compiacimento.

Una versione efficacissima, la loro, che rivela una forte maturità artistica, anche nel gusto della citazione irriverente, segno che la band ha già una storia dietro.

Alex & The Doo-Wops, questo è il nome del trio, è il nuovo progetto della veneziana purosangue Alessandra Cappon, in arte appunto Alex, che già vanta un passato da front girl nella rockband The Switch-Off,

These boots are made for walking è il primo singolo estratto da The God and the Bad Size, l’album d’esordio della nuova incarnazione artistica di Alex, già vincitrice di numerosi premi in vari contest e reduce da un’apparizione importante al Festival di Venezia. Che dire? Da ascoltare, anche se gli anni ’60 non vi piacciono troppo: la grintosa venexiana e i suoi compari vi divertiranno comunque.

Da ascoltare (e da vedere):

Il video di These boots are made for walking

 

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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