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Tears Roll Down, la morte ha il sorriso di una dark lady

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Un video noir alla Tarantino vecchia maniera per il nuovo singolo di The Price, il progetto del chitarrista-produttore Marco Barusso

La morte cammina con i tacchi alti, recita un vecchio thriller di Luciano Ercoli. Ma la morte ha anche le curve seducenti e il bel sorriso di Marica Cotognini, che stavolta è una dark lady ambigua e fascinosa.

Come una Jessica Rabbit la Nostra domina la scena di un club notturno e le fantasie di un ammiratore (Antonio De Nitto, il quale stavolta interpreta due personaggi) che per lei si caccerà in un brutto guaio.

Il videoclip che accompagna Tears Roll Down, il terzo singolo di The Price, il progetto musicale di Marco Barusso, è un noir che rievoca con classe i luoghi comuni del noir cinematografico all’italiana ma con colpi di scena alla Quentin Tarantino vecchia maniera.

Il brano, scritto da Barusso e da Luca Solbiati degli Zeropositivo è un pop metal robusto e radiofonico quel che basta ma dalla melodia sobria e mai sdolcinata, venato qui e lì da sonorità indie. Bel crescendo vagamente epico e bel coro ammiccante che quando si ficca in testa (cioè subito) è difficile da rimuovere.

D’altronde con uno come Marco Barusso c’è poco da scherzare: chitarrista, produttore e ingegnere del suono tra i più quotati in Italia, il Nostro vanta collaborazioni di tutti i tipi, dal pop rock di Nek, 883 ed Eros Ramazzotti al metal tosto dei Lacuna Coil e, nomen omen, degli Heavy Metal Kids, passando per la tradizione profonda dei Pooh. Su questi presupposti, dire che uno come lui conosca a menadito i segreti più reconditi del songwriting è il minimo.

E i musicisti che accompagnano Barusso (che suona la chitarra, le tastiere e canta) e Solbiati (special guest come voce solista) sono di tutto rispetto: il bassista Marco Fusaro, il batterista Emiliano Bassi e il corista Amerigo Vitiello. Con ingredienti così non poteva non uscire un piatto più che all’altezza.

Il video, di cui s’è già detto, è ben realizzato e diretto con gran ritmo da Vincenzo RicchiutoFrancesco Collinelli e Davide Debenedetti.

Tears Roll Down è l’ultimo apripista in attesa dell’imminente album d’esordio di The Price. Non resta che fare il conto alla rovescia. Nel frattempo, attenti alle femme fatales.

Per saperne di più:

La recensione di On The Edge Of Madness

La recensione di My Escape

Da ascoltare (e da vedere):

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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