Meditazione, quelle note che bucano la mente e scavano l’anima
La psicanalisi in musica del terapista Adriano Formoso
Rapidi flash a colori vivi: una sala parto, una puerpera sdraiata mentre subisce un particolare bombardamento di suoni sul pancione, un gruppo di persone disposte a semicerchio, un bambino davanti a un confessionale.
Eppoi c’è il protagonista, Adriano Formoso, con e senza camice, che suona la chitarra acustica, arpeggiandola in fingerpicking o come still guitar secondo la tradizione dei bluesmen e canta con una voce profonda, baritonale. Ma il brano è tutt’altro che sanguigno.
Meditazione motivazionale cantata è un esperimento di canzone-terapia, tratto da Nascere a tempo di rock (Nar International), il disco-libro in cui Formoso realizza le sue tesi psicoanalitico-musicali attraverso la neuropsicofonia, un metodo terapeutico basato su una concezione e su un uso del suono particolari.
«Non confondere ti amo con un salvami», canta l’artista-terapista in un verso che rivela il nocciolo del suo metodo.
Psicanalista, psicoterapeuta e musicista, Adriano Formoso, calabrese originario di Corigliano Calabro e milanese di adozione, sperimenta con successo da anni una tecnica terapeutica basata sull’uso di particolari frequenze sonore, applicabile sia nell’aiuto al parto sia nelle terapie di gruppo.
E forse non è un caso che lo strumento principe di questo sistema sia la chitarra, che funziona anche secondo un principio quasi impercettibile ma profondo, la simpatia, in base al quale le vibrazioni emesse da una corda si trasferiscono a tutte le altre, anche se sono ferme.
Applicato agli esseri umani, si chiama empatia.
Per saperne di più:
Il sito web di Adriano Formoso
Da ascoltare (e da vedere):
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