Una mostra con performance per rivivere il Sessantotto
Rita Vitali Rosati espone foto e video a Cagli, nel cuore delle Marche, e poi strega il pubblico con un bizzarro flash mob
L’artista Rita Vitali Rosati, con la sua grande personalità, lascia il segno nel mondo dell’arte attuale grazie alle sue formidabili performance intellettuali, sensuali e provocatorie allo stesso tempo.
L’ultima sua esibizione è stata una mostra antologica con performance a Cagli, nelle Marche, il 20 agosto scorso.
La Vitali Rosati è stata ospitata nel corso della decima edizione del Dance Immersion Festival dedicato al Sessantotto. D’altronde, quale altro artista, più di Rita Vitali Rosati, poteva interpretare lo spirito di quel periodo storico denso di contraddizioni e sfide culturali?
L’antologica, curata dalla stessa Vitali Rosati, con il supporto critico di Flavio Taini e Guido Garufi, ha un titolo inusuale, che fa riflettere sull’attuale condizione di sospensione e precarietà dei giovani stanno vivendo: Oggi, 20 agosto 2018, l’8 per mille lo dono ai poveri di spirito. La mostra è allestita a Palazzo Berardi Mochi Zamperoli e propone al pubblico una scelta accurata di creazioni fotografiche e video molto suggestivi.
La rassegna è una buona occasione per conoscere da vicino le opere ed entrare nel vivo del linguaggio artistico raffinato ricercato e cacofonico dell’autrice come sottolinea lei stessa nel testo dedicato alla mostra.
Oggi quasi tutti sfuggono ai problemi quotidiani e non si capisce bene il valore del tempo che si sta vivendo. Ecco che la nostra Rita Vitali Rosati riporta l’uomo a considerare il valore della vita con i suoi scatti fotografici, frame che diventano narrativa a i nostri occhi.
Lavori efficaci e testimoni della nostra epoca, di un tempo inafferrabile, e senza bussola. La performance intitolata Mi chiamo Rita ballo, canto, scrivo versi in notturna, rappresenta la difficoltà di comprendere i versi in cacofonia. Al riguardo l’artista dice con una metafora: «Mi servo della cacofonia per evidenziare il disagio dell’uomo moderno».
L’uomo ormai ha perso l’ordine delle cose, dei valori, e nel disorientamento totale Rita Vitali Rosati, in questa performance coinvolge una ventina di persone, che vanno ad evidenziare il disagio della confusione, poiché più persone stanno insieme e più diventa difficile comunicare. L’artista si fa testimone di un epoca in declino dove regna l’incomprensione e nello stesso tempo afferma: «Bisogna stare alla larga dai pifferai magici che blaterano le loro verità e dai quali bisogna prendere le distanze e ascoltare solamente gli artisti poiché essi vogliono far luce sui problemi reali e planetari».
Rita Vitali Rosati è sempre la giovane sessantottina che con i suoi ideali sogna di cambiare un’epoca che sembra dissolversi e perdersi nell’Ego esasperato di uomini potenti.
Per saperne di più:
Il sito web di Rita Vitali Rosati
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