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Aperisushi, ragamuffin dal Cilento per un’estate che pensa

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Torna Dutty Beagle. Stavolta canta in italiano, ma il divertimento è assicurato lo stesso

Sì, c’è il sole. E poi il ritmo che pompa col basso pulsante e l’accordo in levare e il canto un po’ cantilenato tipico del genere, con cui la parlata cilentana si sposa alla grande.

È tornato Dutty Beagle, al secolo Antonio Cusati, giovane artista di Marina di Camerota, e autore di quella Cilentoland che ha fatto il pieno (oltre 65mila visualizzazioni in tre anni) su Youtube.

Il nuovo brano, accompagnato da un simpatico e a dir poco stravagante videoclip, si intitola Aperisushi. Colori e sfondi fintissimi, l’unica presenza vera è quella di Cusati, che condivide l’obiettivo con Francesco D’Antonio, il comico dei salernitani Villa Cortese (già mattatori a Zelig Off e Colorado), Enrico Francese e Francesco Paglioli, tra l’altro autori e curatori del video.

La canzone è un simpatico motivo ragamuffin, stavolta cantato in italiano. Ma l’allegria della musica non significa necessariamente leggerezza. Anzi, il testo è a dir poco pungente e il Nostro, col disincanto tipico dei millennials, ne approfitta per lanciare qualche bordata seria ai mai domiti radical chic che dominano imperterriti le scene culturale e musicale.

Leggere e ascoltare, per credere, i seguenti versi, che sono un assaggio dello spirito corrosivo di Dutty Beagle:

«Suonava forte “California Love”
Guardavo il mondo da un oblò, mi ci sentivo dentro
Passa la moda, passa il tempo, come i comunisti
“revolution” e vendi i tuoi dischi

Ora i compagni dei compagni sono amici degli amici
che aumentano views per i dissing
Ora che lui, al suo fianco ha una lei che a sua volta era lui
dopo anni di lifting».

Aperisushi è il primo assaggio del prossimo, imminente album di Dutty Beagle, attualmente in fase di mastering, che segue di tre anni il cd d’esordio Repubblica delle Cucozz.

A questa nuova avventura musicale di Cusati hanno partecipato il bassista Emanuele Nos Saggiomo, storico sodale del giovane cantante cilentano, il batterista e percussionista Davide Siervo, il chitarrista Davide Palmintiero e il tuttofare (chitarrista-corista-bassista) Vincenzo La Mura.

Divertente e trascinante, Aperisushi è una valida premessa. Non resta che aspettare l’album.

Intanto, buon ascolto.

Da ascoltare (e da vedere):

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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