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Un megaconcerto per raccontare il meglio di Ayreon

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Cast all stars ed esecuzioni spettacolari in Ayreon Universe: Best of Ayreon Live, il progetto del compositore Arjem Lucassen

I numeri sono mastodontici: 28 brani, distribuiti su due cd o tre lp o due dvd o un disco blu ray. Il tutto per una durata di due ore e mezzo. C’è l’imbarazzo della scelta e del formato, che si prova davanti a chi fa le cose in grande.

E di sicuro non si può dire che Ayreon, il superprogetto del polistrumentista-compositore olandese Arjen Antony Lucassen, sia improntato al minimalismo. Tutt’altro: sono più di vent’anni che il Nostro con puntiglio quasi filologico tenta di risvegliare (in buona parte riuscendoci) la tradizione della rock opera con una sequenza impressionante di concept album a cui ha partecipato il fior fiore della scena metal (e non solo) europea e americana. E siccome non c’è rock opera senza palcoscenico, il minimo che c’era da aspettarsi da uno come lui è che facesse un live. Appunto, il megashow di cui abbiamo parlato in apertura.

Ayreon Universe: Best of Ayreon Live edito da Mascot documenta il concerto svoltosi il 16 settembre 2017 a Tilburg, in cui Lucassen e il suo carnet di ospiti hanno ripercorso oltre venti anni di produzione musicale. Ma sarebbe più appropriato parlare di narrazione in musica. I nomi non sono di poco conto: ben sedici i cantanti schierati, a partire da Floor Jansen e Marko Hietala dei Nightwish, continuando con Hansi Kursh dei Blind Guardian, Jonas Renkse dei Katatonia, Tommy Karevik dei Seventh Wonder, per finire con Anneke van Giersbergen dei The Gathering e Marcela Bovio, l’unica voce non europea. Impeccabile (a dir poco), anche il resto della band, a cui partecipa in alcuni brano lo stesso Lucassen nelle vesti di chitarrista e di voce narrante.

La musica, complessa, forte e melodica allo stesso tempo, è di livello elevatissimo: vi coesistono sonorità power metal, ritmi e armonie progressive. Il tutto stemperato da riferimenti continui alle tradizioni medievale e celtica.

Uno spettacolo, da ascoltare e da vedere. Comunque da godere appieno, grazie anche alla cura notevole della produzione audio.

Inutile dilungarsi nella descrizione dei brani e della loro resa dal vivo. Ci limitiamo a consigliare questo spettacolare e mastodontico live sia a chi apprezza già Ayreon sia a chi non lo conosce ancora.

Forse è presto per dire se Lucassen possa aspirare al titolo di Mike Oldfield del metal. Ma, al netto della retorica dei paragoni, non è lontano da questo traguardo…

Da ascoltare (e da vedere):

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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