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Cosenza, il Provveditorato capitola. A breve il trasloco nella nuova sede

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Ormai è ufficiale: l’Ufficio scolastico provinciale si trasferirà a via Montagna, all’ingresso Sud della città

È difficile capire se Luciano Greco, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza, abbia capitolato davanti alla necessità imposta dalla situazione, oppure abbia ceduto alle pressioni (garbate ma ferme, a sentire i bene informati) del padrone di casa, cioè del presidente della Provincia Franco Iacucci. O se abbiano influito tutti e due i fattori.

Quel che è certo è che l’Ufficio scolastico traslocherà. E sarà il secondo trasloco in meno di dieci anni. Il primo è avvenuto a inizio decennio, quando l’ex presidente della Provincia Mario Oliverio spostò l’ex Provveditorato dalla vecchia sede alle spalle della centralissima Corso Mazzini nella ex sede della Carical, nel centro storico di Cosenza. Fu una scelta non solo di prestigio (il palazzo è antico, bello e di gran valore), ma dovuta anche a ragioni economiche: la Provincia, che allora era ancora un ente elettivo, aveva acquistato un bel po’ di immobili proprio per eliminare i costi dei fitti, ivi incluso quello della sede dell’ex Provveditorato.

Ora si è imposta l’esigenza di un nuovo cambio. Che è stata assecondata: l’Ufficio scolastico provinciale sta per trasferirsi a via Montagna, all’ingresso sud di Cosenza, nella ex sede dell’Assessorato provinciale all’Ambiente, che i cosentini doc ricordano come l’ex Istituto tecnico per geometri.

Il trasloco inizierà a brevissimo – i bene informati riferiscono che è questione di giorni – perché entro l’inizio di gennaio la nuova sede dovrà essere pienamente operativa.

Non è ovviamente il caso – né questa ne è la sede – di valutare vantaggi e svantaggi di questa scelta.

Semmai, vale la pena spiegare come si è arrivati alla decisione di traslocare.

Si è parlato, al riguardo, sia di necessità sia di pressioni del presidente Iacucci. La prima è legata alla sicurezza: stando ai risultati di un’ispezione dell’Azienda sanitaria provinciale, il prestigioso palazzo del centro storico non sarebbe del tutto a posto in termini di igiene e di agibilità. Non, almeno, per un’attività in buona parte rivolta al pubblico.

Le pressioni di Iacucci sono invece dovute a esigenze politico-economiche: la Provincia ha bisogno della sede dell’Ufficio scolastico per sistemarvi i propri dipendenti dell’Ufficio viabilità. Questi ultimi, infatti, sono stati finora nel cosiddetto grattacielo orizzontale, acquistato nel 2008 dalla giunta provinciale Oliverio per alloggiarvi il personale e poi messo in vendita nel 2014 in seguito ai tagli, di fondi e di funzioni, stabiliti dalla riforma Delrio.

Il sottinteso dei comportamenti del presidente Iacucci è piuttosto chiaro: i locali del centro storico dovranno comunque essere ristrutturati, ma la Provincia, cosa del tutto legittima, sembra disposta a farlo più per i propri dipendenti che per i dipendenti del Miur, a cui l’ente è tenuto solo a fornire la logistica. Tanto più se c’è già una sede rimessa a nuovo e pronta all’uso per le loro esigenze.

Comunque siano andate le cose, ormai è solo questione di tempo per vedere visi nuovi nel centro storico e più persone a via Montagna.

 

 

 

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Saverio Paletta, classe 1971, ariete, vive e lavora a Cosenza. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista. Ha esordito negli anni ’90 sulle riviste culturali Futuro Presente, Diorama Letterario e Letteratura-Tradizione. Già editorialista e corrispondente per il Quotidiano della Calabria, per Linea Quotidiano e L’Officina, ha scritto negli anni oltre un migliaio di articoli, in cui si è occupato di tutto, tranne che di sport. Autore di inchieste, è stato redattore de La Provincia Cosentina, Il Domani della Calabria, Mezzoeuro, Calabria Ora e Il Garantista. Ha scritto, nel 2010, il libro Sotto Racket-Tutti gli incubi del testimone, assieme al testimone di giustizia Alfio Cariati. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni televisive. Ama il rock, il cinema exploitation e i libri, per cui coltiva una passione maniacale. Pigro e caffeinomane, non disdegna il vino d’annata e le birre weisse. Politicamente scorretto, si definisce un liberale, laico e con tendenze riformiste. Tuttora ha serie difficoltà a conciliare Benedetto Croce e Carl Schmitt, tra i suoi autori preferiti, con i film di Joe d’Amato e l’heavy metal dei Judas Priest. [ View all posts ]

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